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Papilloma Virus, la prevenzione è l’arma migliore

Spesso asintomatico e autonomamente sconfitto dal nostro corpo, il Papilloma Virus in alcuni casi provoca il tumore al collo dell’utero, ma si può controllare con semplici esami preventivi

Il Papilloma Virus o HPV (Human Papilloma Virus), è un agente infettivo che può causare infezioni agli organi genitali femminili ed è responsabile di alcuni tumori al collo dell’utero. Il virus è tanto diffuso da potersi affermare che l’80% delle donne lo ha contratto almeno una volta nella vita. Fortunatamente, solo in una piccola percentuale di casi ne derivano conseguenze importanti (con il manifestarsi di lesioni cosiddette precancerose e l’insorgenza del cancro entro i 15-20 anni successivi al contagio), mentre il 90% delle donne guarisce senza particolari problematiche e spontaneamente nel giro di due anni, spesso senza nemmeno aver rilevato la malattia.

Come si contrae il Papilloma Virus

Il virus si trasmette per via sessuale, ma non sempre è necessario un rapporto completo e può essere sufficiente un contatto diretto con la cute degli organi genitali. La longevità degli agenti infettivi fa sì che chi ne è portatore possa diffondere il virus anche molti anni dopo averlo contratto, rendendo importante la prevenzione anche in quelle coppie ormai consolidate e fedeli.

La prevenzione

Prevenire il contagio da HPV non è semplice, sia perché, come accennato, si tratta di un virus molto diffuso, sia perché a causa delle modalità di trasmissione, il preservativo non offre una protezione completa, pur contribuendo a diminuire notevolmente le possibilità di ammalarsi. Risultati migliori si hanno invece per il tumore al collo dell’utero che, caratterizzato da un’evoluzione molto lenta, può essere precocemente individuato. A tale scopo, alle donne in età compresa tra i 25 e i 65 anni di età, viene consigliata l’esecuzione periodica del pap-test, capace di individuare le lesioni alla cervice che spesso sono da considerarsi manifestazioni precancerose. In caso di sospetta infiltrazione tumorale, si può eseguire uno specifico test HPV, tarato sui ceppi di Papilloma Virus più comunemente responsabili del tumore alla cervice. Se l’esito è positivo si potranno effettuare procedure diagnostiche più approfondite e mirate.

Il vaccino anti-HPV

Per le giovanissime esiste un mezzo di prevenzione in più, grazie ad un vaccino pensato non per evitare il rischio di contagio, ma la mutazione che causa lo stato precanceroso e quindi l’insorgenza di quelle lesioni della cervice che, se individuate dal pap-test, dovrebbero essere asportate. La protezione assicurata è quasi totale (90-100%) per il Papilloma Virus delle tipologie più diffuse e pericolose; si consiglia la somministrazione prima dell’inizio della vita sessuale attiva o subito dopo, quindi attorno agli 11 – 12 anni, età nella quale il rapporto somministrazione/benefici risulta massimizzato. Per questo motivo il Ministero della Salute ha avviato, già a dal 2014, un programma di vaccinazione gratuita, non obbligatoria, per le bambine di quell’età.