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Pasta e riso di Konjac per la tua dieta: non rinunci al primo e dici addio ai carboidrati

Carboidrati no, grazie? Con il Konjac puoi goderti un bel piatto di pasta o riso, senza attentare alla linea

Chiunque abbia combattuto almeno una volta nella vita la battaglia contro l’ago della bilancia, sa che tra i rimedi più veloci per perdere peso c’è quello di limitare l’assunzione di carboidrati complessi, specie se ad essi si aggiungono i condimenti, come avviene nel caso dei primi piatti a base di pasta. Rinunciarvi non è semplice, non tanto per gola e mancanza di forza di volontà, ma perché spesso sono i ritmi che siamo costrette a seguire a decidere per noi. Il pranzo è più veloce se si sceglie un primo e la cena riunisce la famiglia e spesso compensa, per quantità e qualità, il pasto consumato a scuola o in ufficio in tutta fretta. A risolvere il problema arrivano i prodotti a base di Konjac, vera manna dal cielo per le perennemente a dieta, curiosa ed invitante alternativa per tutte.

Il Konjac

Il Konjac è una pianta, originaria dell’asia, che ormai da millenni è sfruttata in Giappone per la produzione di una gelatina ad uso alimentare, ricavata dal fusto e dalle radici e chiamata Konnyaku. Difficile che ne abbiate sentito parlare, anche se siete grandi fan della cucina asiatica, ma è probabile l’abbiate già assaggiata, perché questa sostanza compatta e gommosa non si consuma tal quale, ma rientra nella lista ingredienti di molti piatti tipici, come l’Oden e il Sukiyaki. Sempre dal cormo, cioè da fusto e radici del Konjac, si ottiene il glucomanno, una gomma che invece è nota ai più anche in Occidente, perché molto utilizzata per la produzione di integratori alimentari, data la sua capacità di ridurre il senso di fame ed aumentare la sazietà. L’interesse suscitato in questi ultimi anni dal Konjac e dai prodotti derivati, dipende dal fatto che essi hanno un apporto calorico praticamente nullo: un panetto di gelatina Konnyaku, apporta soltanto 10 calorie e non contiene, se non in tracce, carboidrati.

Gli Shirataki e gli altri alimenti dietetici

Con la farina e la gelatina ricavate dal Konjac vengono prodotti alcuni alimenti perfetti per chi deve, suo malgrado, rinunciare ai carboidrati, per motivi di salute o per perdere qualche chilo. Il più noto, ormai conosciuto e apprezzato anche in Italia, è la pasta Shirataki, prodotta in tutti i formati della tradizione culinaria occidentale (tagliatelle, spaghetti, riso, addirittura lasagne, gnocchi) e ufficialmente adottata in alcuni dei regimi dietetici più noti, come la dieta Dukan. Vengono venduti in due diverse formulazioni – in acqua, ovvero già pronti all’uso, oppure disidratati – e si prestano a tutte le preparazioni tipiche della nostra cucina. Utilizzando gli Shirataki è quindi possibile preparare un bel piatto di pasta e gustarlo, con la consapevolezza di aver aggiunto al bilancio giornaliero soltanto 10 – 15 calorie (50 – 60 calorie nel caso della versione da reidratare), ovviamente badando a non utilizzare condimenti eccessivi. Riso, spaghetti e tagliatelle di Konjac, possono sostituire i classici formati a base di grano e riso, in tutte le preparazioni, anche se una precisazione è d’obbligo: la consistenza di questi prodotti è particolare, leggermente gommosa, simile agli spaghetti di soia o riso cucinati nei ristoranti cinesi, quindi non adatta a tutti i palati. Inoltre, l’assenza di altri ingredienti o additivi, fa sì che non abbiano un sapore proprio, ma assumano quello del condimento o dell’alimento che si aggiunge in preparazione. Per questo sarà bene saltarli a lungo in padella e amalgamare bene il tutto.

Le gommose

I derivati del Konjac sono usati anche per produrre delle caramelle di gelatina molto diffuse in giappone e molto apprezzate dai turisti che le scovano in aeroporto o nei negozi locali. Anche in questo caso l’apporto calorico è pressoché nullo, ma è bene fare attenzione ed evitarne l’assunzione da parte dei bambini, perché a causa della gomma contenuta, possono provocare l’occlusione delle vie respiratorie se ingerite senza masticare.