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Mamma lavoratrice? Sette motivi per eliminare il senso di colpa

Sentirsi in colpa perché si lavora lasciando il bambino a casa o all’asilo è normale, ma non necessario

Ti svegli all’alba, coccoli il pupo, lo lavi, lo vesti, lo sfami e corri in direzione lavoro, lasciandolo alla tata, all’asilo o a scuola. Passi otto ore in ufficio, telefonando a casa ogni due, pensando nel frattempo a come potrai portare in tavola la cena visto che non hai ovviamente il tempo di andare al supermercato, quindi sai già che dovrai inventarti l’ennesima portata creativa mentre dai retta alla famiglia che richiede attenzione. Arrivi a fine giornata stanca morta, eppure, quando cala la sera e vedi tuo figlio addormentato, pensi che ti sei persa la sua giornata e ti senti in difetto. Tranquilla, non sei una pessima mamma, sei solo una rampante working mom e tutto ciò è assolutamente normale. Mamma che lavora e senso di colpa, sono due cose che vanno talmente d’accordo, che sono nati siti e blog a tema, per farsi coraggio l’un l’altra e per aiutarsi a capire che in fondo, tornare in ufficio è un tuo diritto e non è assolutamente qualcosa di negativo. Non ci credi?

Fai parte di un bel gruppo

Le donne che lavorano sono tantissime e ce ne sono molte, anche se non abbastanza, in posizioni importanti e strategiche. Tu ti aggiungi quindi alla grande squadra delle donne e mamme che lavorano e, insieme a loro, spiani la strada alle generazioni future, costruendo un ambiente professionale che sia più women friendly. Se tutte decidessimo di restare a casa dopo il parto, la vita in ufficio per noi sarebbe ancora più difficile: saremmo considerate sempre sostituibili e nessuno si azzarderebbe ad assumerci, con lo spauracchio di una gravidanza; anzi, a ben vedere, questo pregiudizio nei nostri confronti è tutt’altro che debellato. Inoltre, il tuo impegno sul lavoro, dimostra ai capi che avere un utero in grado di generare non ci rende meno intelligenti e meno pronte ad impegnarci esattamente come un uomo e li spinge ad adottare modelli organizzativi più fluidi, che aiutano a conciliare famiglia e lavoro. In pratica tu ti senti in colpa, ma noi tutte dovremmo ringraziarti.

È un investimento per il futuro

Continuare a lavorare anche durante l’infanzia del tuo bambino, ti permette non solo di incrementare le tue capacità e le tue competenze, ma anche di veder crescere lo stipendio, grazie agli scatti d’anzianità e alla possibilità di concorrere per promozioni e incentivi, senza subire l’arretramento che una lunga pausa comporterebbe. Ad aumentare man mano è il tuo valore sul mercato del lavoro e anche le finanze di casa otterranno benefici e le spese per asilo, scuola e tutto ciò che riguarda il tuo bambino non saranno poi così difficili da sostenere.

Il bambino non soffre

Se è vero che il tempo trascorso con la mamma è importante, altrettanto rilevante è il periodo trascorso con i coetanei, in un ambiente stimolante come può essere un asilo. Anche se tuo figlio è piccolo quindi, sta benissimo anche se tu lavori e anzi, esistono studi che dimostrano chiaramente i benefici della frequentazione di una scuola d’infanzia. Insomma, il tuo lavoro non può direttamente provocare al bambino alcun problema.

Sei più forte e assertiva

Forse non lo avrai notato, ma da quando sei diventata mamma sei cambiata anche come donna, perché ora la tua esistenza non è più fine a sé stessa, ma è anche rivolta a procurare il bene di un essere vivente che dipende da te. Sei più forte, più assertiva, meno disposta a farti mettere i piedi in testa. Questo non solo ti è utile anche in ambiente lavorativo, ma ti permette di trovare il modo di conciliare famiglia e lavoro. Quante volte hai insistito con il pediatra perché ti fissasse un appuntamento in un orario per te possibile? Prima non lo avresti fatto, oggi sei una leonessa e sai farti rispettare.

È una pausa per tutti

Con un pargolo sempre vicino diventa difficile persino ritirarsi alla toilette in santa pace, figuriamoci poter andare ad una visita medica. Ci sono momenti in cui devi necessariamente staccarti da lui e non è un dramma, anzi. Tu affronti i tuoi impegni con maggiore tranquillità non dovendo far attenzione ai suoi movimenti e anche lui prende fiato e magari si sottrae per qualche ora alle attenzioni della mamma. Quindi vai al lavoro tranquilla e convinta di star agendo per il bene anche di tuo figlio, che avrà in te un esempio da seguire e poi, se proprio vogliamo dirla tutta, non è meraviglioso poter passare del tempo tra adulti? Il lavoro ti serve anche a quello e ti aiuta a mantenere un equilibrio.

Sei indipendente

Quella dell’indipendenza economica della donna è una questione che può sembrare superata dal fatto che oggi, bene o male, i rapporti tra marito e moglie sono improntati sulla parità e che spesso si opta per aprire conti in comune. Tutto vero, ma contribuire al menage familiare è qualcosa che risolleva il morale, incrementa comunque le risorse disponibili per tutta la famiglia e ti permetterà di farti un regalo ogni tanto, semplicemente perché hai visto in vetrina qualcosa che ti piace, o viziare tuo figlio con un nuovo gioco, il tutto senza troppi sensi di colpa.

Ti vesti come si deve

Non tutte le donne che lavorano in casa o che fanno le casalinghe si lasciano andare, questo è un dato di fatto e ce lo hanno ben insegnato le Desperate Housewives dallo schermo. Vestirsi di tutto punto per l’ufficio però è un’altra cosa: truccarti, scegliere gli accessori, fare attenzione al particolare e, soprattutto, metterti un bel paio di tacchi, ti fa sentire diversa e ti fa anche apparire come una persona e non solo come una mamma agli occhi di tuo figlio e del tuo compagno, che avranno più occasioni per riempirti di complimenti e ammirare la tua mise.