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Smemorata cronica? La soluzione è nel succo d’arancia

Il succo d’arancia fa bene, al corpo e alla mente e ora c’è una ricerca che lo dimostra

Sei una smemorata cronica e ti dimentichi ogni giorno le chiavi dell’auto, l’appuntamento con l’amica o l’orario della tua trasmissione preferita? Sei in buona compagnia, noi simpaticamente svampite siamo un bello squadrone, ma in nostro soccorso arriva una ricerca inglese secondo la quale, per migliorare memoria e funzionalità cerebrali, potrebbe bastare un bicchiere di succo d’arancia.

Lo studio

Sugli effetti benefici di questa bevanda di uso molto comune anche nelle case italiane, è stato effettuato un piccolo studio, al quale ha partecipato anche un istituto inglese, leader nel campo della ricerca, la School of Psychology and Clinical Language Sciences, e che ha coinvolto 37 persone in età adulta. Ai soggetti è stato somministrato quotidianamente poco meno di mezzo litro di succo d’arancia, per un periodo complessivo di otto settimane, al termine delle quali sono stati registrati notevoli miglioramenti delle funzioni cognitive, quantificabili in un incremento dell’8% rispetto al gruppo di controllo, formato da persone cui, con le stesse modalità, veniva somministrata una bevanda placebo.

Il consumo quotidiano

Gli stessi autori dello studio mettono in guardia dalla possibilità di replicare il loro esperimento nella vita quotidiana, dato che in realtà, bere una tale quantità di succo d’arancia potrebbe portare più danni che benefici in considerazione dell’alta concentrazione di zuccheri contenuta nelle bevande in commercio. Tuttavia, se confermata, questa potrebbe essere una scoperta dagli interessanti risvolti, perché ribadisce il ruolo importante dei flavonoidi (abbondantemente presenti nel succo d’arancia) sull’invecchiamento in generale e sul degradare delle funzioni congnitive in particolare. Le stime parlano chiaro e entro il 2100, il numero degli over 60 sarà triplicato rispetto all’attuale, con tutte le difficoltà del caso anche in tema di salute e sanità pubblica. Perché allora non correre ai ripari fin da ora e dare all’organismo ciò di cui ha bisogno per mantenersi efficiente e per garantire la funzionalità della memoria e delle altre funzioni celebrali? In fondo basta davvero poco perché non servono farmaci o cure specialistiche ed è sufficiente davvero portare a tavola un po’ di frutta e verdura in più e, magari, proprio un bel bicchiere di succo d’arancia per colazione o in occasione dello spuntino pomeridiano.