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Tattoo mania: 7 milioni di italiani dicono sì ai tatuaggi, ma…

Fenomeno decisamente in crescita, il tatuaggio conquista il 12,8% degli italiani. Sensibilizzare l’informazione dei rischi è una priorità come afferma Alberto Renzoni, esperto dell’ISS

Sono più le donne che gli uomini a decidere di tatuarsi: è emerso da un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l’IPR Marketing effettuata su un campione di 8000 persone. 13 italiani su 100 decidono di tatuarsi, di cui solo l’11,7% percento sono uomini, mentre le donne vincono con un 13,8%, causa sicuramente l’utilizzo del tatuaggio estetico per le sopracciglia, contorno labbra e palpebra mobile. La statistica, comunicata dal Corriere della Sera, fa emergere che sempre più italiani vogliono dipingersi la pelle con tattoo di ogni tipo, colorati e non, e ne risulta che il 92,2% di questi ne sia molto soddisfatto. Tuttavia, vi è un buon 17,2% che desidera rimuovere il proprio tattoo, e di questi il 4,3% l’ha già fatto. Come afferma l’esperto dell’ISS, Alberto Renzoni, bisogna:

Capire chi si tatua e dove, come lo fa e con quale consapevolezza, tracciare una sorta di demografia del tatuaggio significa comprendere meglio le criticità connesse a questa pratica e di quali regole ci sia bisogno perché sia effettuata in piena sicurezza. Il 22% di chi si è rivolto a un centro non ha firmato il consenso informato. È invece necessario non solo firmarlo ma che nel farlo ci sia un reale consenso e una reale informazione, considerato inoltre che una fetta consistente delle persone tatuate è rappresentato da minori che potrebbero farlo solo con il consenso dei genitori.

La ricerca è finalizzata ad una maggiore informazione dei rischi, infatti, risulta che solamente il 41,7% è realmente informato sui veri rischi che può comportare fare un tatuaggio, il restante è a conoscenza solo dei rischi considerati più frequenti come le reazioni allergiche, l’herpes e l’epatite.

Il tatuaggio non è una camicia che si indossa e si leva, è l’introduzione intradermica di pigmenti che entrano a contatto con il nostro organismo per sempre e con esso interagiscono e possono comportare rischi e, non raramente, anche reazioni avverse e per questo è fondamentale rivolgersi a centri autorizzati dalle autorità locali, con tatuatori formati che rispettino quanto prescritto dalle circolari del Ministero della Salute.

Essere a conoscenza di quali rischi si corrono facendo un tatuaggio è molto importante, soprattutto perché il fenomeno tattoo è decisamente in crescita tra i giovani, infatti, l’indagine ha fatto emergere che ben l’8% sono minorenni.