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È possibile avere una mamma come amica?

Una mamma per amica? Con un po’ di impegno è davvero possibile, e non solo nelle serie americane…

Diciamocelo: chi non ha trascorso ore ed ore tra patatine e marshmellow a divorare tutte le stagioni di Una Mamma per Amica, inarrivabile serie americana? E ci siamo mai chieste perché? Beh, si tratta di un ottimo prodotto, certamente, cast molto azzeccato, sceneggiatura ben pensata. Ma non solo. La verità è che tutte noi abbiamo desiderato almeno per una volta (ma in realtà molte di più) di avere una mamma come amica, confidente e complice di ogni nostra scelta. Bella sì, ma non al punto da rubarci il ragazzo: connivente, comprensiva, buffa, mai giudicante, solo con un po’ di esperienza in più, in grado quindi di esserci di aiuto nei momenti del bisogno, di dispensare consigli senza però puntarci mai il dito contro. Ma è davvero possibile avere una mamma per amica?

La psicologia contemporanea tende a scongiurare questa possibilità, collocando la figura della mamma in una specie di Empireo inarrivabile, e facendola assurgere a figura di riferimento sì, ma mai cedevole, mai incline al compromesso: una specie di gendarme, insomma. In alternativa, naturalmente, si trova la figura della mamma ragazzina, che quasi finisce per mettersi in competizione con l’amata figlia, scimmiottandone il look e mettendola in imbarazzo con gli amici. In realtà, come sempre la verità sta nel mezzo e si chiama compromesso: bisognerebbe trovare una via di mezzo, che, se da un lato fa del genitore un modello di riferimento pressoché unico, nel quale si ripone fiducia, stima e confidenza cieca, dall’altro lo vede anche capace di “parlare la stessa lingua del figlio”, così da non creare in esso timori, paure di essere giudicati sbagliati o di deluderlo. Solo alzando le barriere dell’incomprensione, si rischia di rovinare un rapporto potenzialmente esplosivo. Il trucco quindi è rispettare, accogliere, ascoltare e naturalmente lavorare assieme, guardare nella stessa direzione alla costruzione di un rapporto unico, come solo quello tra genitore e figlio può essere.