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Relazioni conflittuali in ufficio, come gestirle

Le relazioni conflittuali in ufficio sono spesso causate da un difetto di comunicazione; ecco come rimediare

Ogni lunedì mattina hai il mal di stomaco per la tensione a causa dell’atmosfera poco piacevole che trovi arrivando in ufficio; le relazioni con il tuo capo e con i tuoi colleghi ormai sono sempre uno scoppio di mortaretti: per ogni cosa sorge un problema, per ogni parola detta o non detta si finisce a discutere o si alzano muri di indifferenza. Le relazioni conflittuali sul lavoro non sono problema raro e sono la fonte principale di stress per sei persone su dieci. I motivi della difficoltà possono essere i più vari (una riorganizzazione interna mal gestita, il lavoro che è sempre precario e induce al nervosismo, picchi di commesse e quindi un surplus di impegno richiesto, comunicazione non sempre efficace), ma tutte le situazioni hanno in comune la grande fatica che si deve fare per portare a termine le otto ore quotidiane, specie considerando che, nella maggior parte dei casi, questo genere di problematiche non viene affrontato nel modo giusto. Questi consigli possono aiutarti a recuperare un po’ di tranquillità in ufficio e lavorare meglio.

Carattere e ruoli

In seguito allo sviluppo inarrestabile del terziario, la maggior parte dei lavori si basa sulle relazioni: con i colleghi e con i superiori, certo, ma anche con fornitori, clienti e istituzioni. Elemento essenziale di un buon ambiente lavorativo è quindi una comunicazione efficiente e raggiungerla non è affatto semplice. Se rilevi conflittualità, è probabile che tu abbia (così come gli altri) qualche problema a trasmettere efficacemente le informazioni e le tue emozioni; questo non significa che tu non sappia scrivere o parlare adeguatamente, ma potrebbe essere una difficoltà legata al ruolo che rivesti e al fatto che fatichi (più o meno inconsciamente) a conciliarlo con il tuo modo di essere. Ad esempio, se sei una persona particolarmente diplomatica, poco aggressiva e poco propositiva, il ruolo del venditore potrebbe non essere adatto a te e sottolineare proprio la tua incapacità di importi; le medesime caratteristiche sarebbero invece qualità ideali per un ruolo di fiducia, magari in campo manageriale. Le stesse problematiche, questo devi sempre tenerlo a mente, le vivono tutte le altre persone che ogni giorno animano l’ufficio e che, come te, devono costantemente conciliare la propria indole con il loro ruolo.

Gestire le relazioni al meglio

Quello che devi imparare è gestire diversamente le relazioni adottando un modello comunicativo diverso a seconda dell’ambito nel quale queste si svolgono: non puoi interagire nello stesso modo con il capo, con i colleghi, con i clienti, con i tuoi amici e con il partner. Ogni situazione professionale richiede l’adozione di un codice specifico: se sei abituata a parlare in modo schietto e diretto con i tuoi amici, ad esempio, non potrai replicare questo atteggiamento con i colleghi. Così, quando ti accorgi di un errore o di una mancanza di chi lavora con te, anche se è corretto rilevarla e suggerire, nel caso, una soluzione, non dovrai elevarti al ruolo di “maestrina” utilizzando espressioni e toni di voce in qualche misura canzonatori o supponenti. Il tuo collega, infatti, è un parigrado e, con ogni probabilità, non gradirà il tuo modo di porti e leggerà nelle tue parole la volontà di sminuirlo. Con il tuo capo non puoi mai comunicare ponendoti sullo stesso livello: competenze e posizione gerarchica differenti non lo permettono. In questo caso dovrai mettere in campo la tua capacità di sottostare all’autorità, di accettare il tuo ruolo e affidarti alle decisioni altrui e, se ti è richiesto, di lavorare in team; dovrai riuscire a domare la tua voglia di emergere e seguire la catena comunicativa imposta riportando al tuo diretto superiore o responsabile. Se lavori in una struttura complessa, è probabile che tu debba padroneggiare diversi ruoli nello stesso momento, essere superiore e dipendente a seconda dei casi e relazionarti di conseguenza.

Soluzioni complesse

Come gestire allora questo mix di imposizioni dettate da ruolo e indole? Attraverso l’adozione di una grammatica della comunicazione idonea, così come accade nell’uso quotidiano che facciamo di una lingua; tutti abbiamo un nostro modo particolare di esprimerci, usiamo locuzioni che ci caratterizzano, ma ci manteniamo entro i confini dettati dalla grammatica e dalla sintassi e questo, almeno nella maggior parte dei casi, ci rende comprensibili agli altri. Così deve avvenire nelle relazioni professionali: usa il linguaggio del corpo, che è istintivo e comprensibile intimamente e direttamente da tutti, impara ad ascoltare e a trasmettere i tuoi messaggi in modo chiaro. Certo, per questo non esistono manuali e lezioni di scuola, ma con un po’ di impegno e la pratica quotidiana, è qualcosa che chiunque può imparare.