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La pigrizia è una scusa, cosa nasconde in realtà

Ci nascondiamo spesso dietro alla pigrizia, ma la verità è ben diversa

Crogiolarsi sotto le coperte fino a tardi è meglio che passare la domenica mattina a pulire casa; oziare sul divano vale mille volte la fatica di uscire per una corsa all’aria aperta; fare il minimo indispensabile sul lavoro è l’unica cosa importante, in barba agli avanzamenti di carriera e a chi si disfa per una promozione. Quando stiamo ferme al palo e vediamo la vita andare avanti senza muovere un dito, a salvarci arriva sempre lei, la pigrizia; indole, vizio, modo d’essere, comunque la si voglia considerare è un comodo paravento dietro il quale nascondersi e, nella maggior parte dei casi, serve solo a coprire, a noi stesse prima che agli altri, problematiche più profonde. Ecco cosa si nasconde dietro la frase “sono pigra” che tutte abbiamo pronunciato (e sentito) almeno una volta.

Non amo discutere

Nessuno (o quasi) ama le discussioni, ma se quando ti ci trovi in mezzo assumi un ruolo passivo, è probabile che la tua “pigrizia” non sia altro che una risposta alle parole veementi di altri. L’esempio più tipico di queste dinamiche è la reazione di chi, dopo mille lamentele del compagno per una cucina non all’altezza, reagisce diradando pian piano le esperienze ai fornelli fino a smetterle del tutto ripiegando su pasti precotti. Qui, come negli altri casi, la pigrizia non è una soluzione: la sgradevole sensazione del rimprovero resta e smettere di provarci toglie solo il piacere di qualcosa, la cucina, in cui prima ci si dilettava volentieri.

Ho paura di fallire

Quando stare ferma e immobile significa non raggiungere i tuoi obiettivi, la pigrizia proprio non c’entra nulla; che si tratti di lavoro, di ritrovare la forma fisica o di cambiare vita, hai la tendenza a aspirare a grandi vette senza però la minima volontà di iniziare il cammino per raggiungerle. Dietro a tutto ciò, c’è probabilmente una grande paura di cadere, fallire e non raggiungere il risultato sperato; non ottenere quello che vuoi ti mostrerebbe per quello che pensi di essere davvero: un fallimento.

Ho paura di farcela

Se il fallimento fa paura, anche il successo non è una passeggiata e per te potrebbe essere un problema a livello inconscio. Come è possibile? Il successo porta con sé grandi cambiamenti, non sempre facili da gestire, sia nella propria vita e nella routine quotidiana che nel rapporto con gli altri e fa riaffiorare convinzioni e costrizioni che ci hanno inculcato fin da piccole. Ad esempio, ottenere ciò che sogni sul lavoro, potrebbe portarti a guadagnare molto di più del tuo compagno mettendoti in una posizione socialmente (ancora) non da tutti accettata. Allo stesso modo, raggiungere la forma fisica che desideri ti esporrebbe alle avances degli uomini e, forse, potrebbe farti additare come una persona superficiale.

Voglio essere accudita

A volte, star ferme è l’unico modo che conosciamo per farci accudire da qualcuno: anziché dire di cosa abbiamo bisogno e chiedere, ce ne stiamo lì, inermi, mentre chi ci sta attorno provvede per noi. In alcuni casi è una bella sensazione come quando, nel rapporto con il partner, pur sapendo perfettamente come cavartela in alcune situazioni, lasci che lui prenda il controllo e “ti salvi”. In genere però, questa pigrizia volontaria è un’arma a doppio taglio, perché le persone potrebbero sentirsi in qualche modo costrette ad aiutarti.

Ho paura di deludere

La paura di deludere te e gli altri, potrebbe poi averti indotto ad abbassare a tal punto le tue aspettative da rendere inutile e superfluo ogni sforzo per essere diversa; mostrandoti pigra, eviti che gli altri confidino in te e nei tuoi progressi e che si aspettino qualcosa da te. È un falso vantaggio: prima o poi soffrirai del fatto che nessuno voglia puntare sulle tue abilità.

Ho bisogno di una pausa

Anche quando dietro la parola pigrizia si nasconde soltanto il bisogno di prendersela con più calma, l’accidia non c’entra proprio niente. Quello che ti impedisce di rilassarti senza trovare una scusa è che, nella società in cui viviamo, sembra che non essere sempre produttive e impegnate sia un terribile difetto; così, anziché goderti un sabato pomeriggio piovoso sotto il plaid, ti punisci dandoti della pigra.

Sto male

Infine, capita purtroppo che la mancanza di voglia di reagire nasconda qualcosa di più e sia sintomo di un malessere più profondo come la depressione. In questo caso, le cose che prima amavi sembrano semplicemente senza alcuna attrattiva, non ti interessano e alzarsi dal letto diventa un compito troppo gravoso. Se ti definisci espressamente pigra, considerando che questo aggettivo non esprime certo una qualità apprezzata, stai dimostrando a te stessa il disprezzo che provi per la tua debolezza. È un atteggiamento tipico delle persone che soffrono di depressione, che perdono di vista per prima cosa le loro qualità. Se ti riconosci in questa descrizione, il nostro consiglio è quello di rivolgerti al medico e approntare con lui un piano di intervento adatto a te.