Quando si esce con un uomo per bere un caffè, a fare merenda o a cena, tutte le femminucce, anche quelle più femministe, si aspettano che il conto lo paghi lui, in quanto considerato un gesto cavalleresco, che fa parte del corteggiamento. Ma se non è così? Se per caso vuole dividere il conto, o peggio, vuole che a pagare sia la donna che ha invitato ad uscire?
Quella di chi paga al bar o altrove, non dovrebbe essere neanche questione da porre, dal momento che, come abbiamo detto, esiste una cosa che si chiama cavalleria, che prevede che a tirare fuori il portafogli sia il maschietto. Ma questa equazione non sempre torna, e quindi molte ragazze si trovano a dover inventarsene di ogni per far valere quel diritto che in realtà la natura riconosce loro in automatico. Dove sono finiti i bei uomini di una volta? Come riuscire a far mettere mano al portafogli al nostro accompagnatore? Quali trucchetti adottare per far pagare lui? Ecco di seguito qualche suggerimento.
Usare borse oversize
Già di norma una ragazza che si rispetti ha con sé una borsa formato gigante, nella quale trova posto qualunque cosa, beh, portarsene dietro una ancora più grande ci sarà sicuramente d’aiuto quando, davanti alla cassa, non riusciremo a trovare il portafogli tra lip gloss, chiavi e agendina.
L’elogio della lentezza
Chi lo dice che a primo mattino dobbiamo essere leste e in forze? Usiamo l’arma della della lentezza, a cui saggi e filosofi fanno anche un elogio. Mettiamoci sei ore per recuperare il portafogli dalla borsa e vediamo chi fa prima!
Una rinfrescata al galateo
Se non amiamo mandarla a dire, uno dei modi grazie al quale ottenere che sia lui a cacciare fuori il portafogli è dirglielo. Ricordargli che, siccome è uomo, deve pagare lui forse può creare un po’ di tensione, ma siamo certe che se lo ricorderà per il futuro.
Alla romana?
Quella di dividersi il conto nasce come un gesto apparentemente di parità e di equilibrio, ma chi l’ha detto che le due parti devono essere per forza uguali? Devolviamo alla causa un piccolissimo contributo, mica vogliamo riempirlo di inutili monetine?
Mi dispiace, ce li ho interi
Difficile pagare un conto di 3 Euro con la banconota da 200. Teniamone una in borsa (va bene anche quella da 50) per ogni evenienza, lo costringeremo inevitabilmente a capitolare e accollarsi l’intera cifra del conto da pagare.
Missing Bancomat
“Dov’è un bancomat?”, “Non vedo un bancomat!”, “Ma lo sai che il bancomat era rotto?”, quella del bancomat è una scusa da tenere sempre pronta. In fondo mica è colpa nostra se per una ragione o un’altra non siamo riuscite a prelevare?
La sottile arte della seduzione
Difficilmente di fronte a languidi occhioni da cerbiatta, ciglia che fanno flap flap e bocca a cuoricino lui sarà in grado di resistere dal fare un gesto galante. Vogliamo che metta mano alla tasca? Seduciamolo, usiamo un po’ di imbattibili arti magiche.
Al prossimo giro
Offrirsi di pagare la prossima volta è un sottile, meschino stratagemma. Faremo la parte di quelle giuste, che apprezzano la parità , ma in fondo chi lo stabilisce davvero quale sarà la prossima volta? E soprattutto: ce ne sarà mai davvero una?
Ops, mi scappa
Mica ce la possiamo trattenere? E se ci scappa, ci scappa. Quale migliore scusa per schivare l’impasse del conto? Basterà alzarsi qualche secondo prima, o decidere di andare al bagno mentre ci si avvicina all’uscita. In questo modo il nostro accompagnatore dovrà forza pagare.
Chi la paga la vince?
Lasciargli sottilmente intuire che la generosità verrà ricompensata è un modo certo per lasciare intatto il nostro portafogli. Questo naturalmente non vuol dire che dovremo farlo per forza, ma lui non deve necessariamente saperlo.
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