Il Carnevale è alle porte, bambini e genitori sono già alla ricerca del travestimento perfetto.
Chi si butta sul tradizionale e chi, invece, vuole sperimentare qualcosa di più originale. Qualcuno, pare essersi stancato di principesse, Biancanevi, farfalle, cow-boy, guerrieri stellari e simili. Così, un’azienda inglese, cercando di accaparrarsi la clientela più fantasiosa ed esigente, ha pubblicato un curioso annuncio su Amazon, mettendo in vendita costumi da “piccolo profugo”. Sì, avete capito bene. Il travestimento è disponibile sia per bambini che per bambine e costa 15 sterline, ovviamente, non manca la fotografia illustrativa dell’outfit ideale che dovrebbe indossare un piccolo profugo. Esso, farà assomigliare i vostri bei bimbi agli sfollati della seconda guerra mondiale, più che a quelli dei giorni nostri: camicia, gilet, cappello e pantaloni di due o tre taglie più grandi per lui; abitino deforme e fiorato con una splendida cinturina in vellutto e colletto per lei; non manca l’accessorio evergreen del costretto ad abbandonare la propria terra per salvarsi la pelle: la valigia, che è unisex.
Fortunatamente, la proposta non è piaciuta affatto agli utenti italiani della piattaforma e-commerce, che è stata attaccata duramente ed ha deciso, dunque, di cancellare l’annuncio, definendo l’articolo in vendita di “pessimo gusto” e sottolineando che la responsabilità è totalmente a carico del venditore inglese. Tra i commenti più quotati: “Vergogna!” e “Andate a farvi un giro tra i veri profughi, così vi renderete conto della vostra stupidità”.
Oliviero Forti, responsabile immigrazione della Caritas, ha dichiarato a Famiglia Cristiana: “Un messaggio commerciale in un momento storico così delicato è davvero vergognoso e da stigmatizzare, forse l’azienda potrebbe investire gli stessi soldi per comprare un giubbino ad un bambino che magari si trova in questo momento in mezzo al mare!”.
Niente, i vostri figli, non potranno travestirsi da sfollati post-bombardamento, da persone che perdono la loro Terra, da gente costretta a scappare con pochi oggetti in una valigia di cartone verso un luogo sconosciuto, ma dove c’è forse la possibilità di avere un futuro. Sappiate, però, che sono quotidianamente vestiti come profughi moderni, come hanno attestato le fotografie delle piccole vittime, delle traversate in mare. Ricordate la fotografia del bambino siriano che ha straziato il mondo intero perché ha reso evidente che quelle persone sono identiche a noi? Una maglietta rossa ed un paio di jeans.
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