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Ho saltato la pillola e ora? L’uso corretto dell’anticoncezionale orale

La pillola è uno dei metodi contraccettivi più diffusi e sicuri, ma perché la protezione sia efficace deve essere assunta con costanza e con precise modalità

L’uso di un contraccettivo orale garantisce una protezione dalle gravidanze indesiderate molto elevata, ma non totale e la copertura può diminuire se non se ne fa un uso corretto o se il farmaco non è adatto all’età di chi lo assume. In linea di massima, comunque, è sufficiente conoscere il funzionamento della pillola e prestare un po’ di attenzione per evitare sorprese.

Come funziona la pillola

La pillola anticoncezionale contiene un dosaggio di ormoni, diversi per tipo e quantità a seconda dei prodotti, che ingannano il corpo inducendolo ad uno stato simile alla gravidanza impedendo l’ovulazione mensile. La principale azione degli ormoni della pillola avviene sull’ipofisi e diventa efficace fin dal primo giorno nel caso in cui venga assunta alla comparsa delle mestruazioni, dopo circa una settimana in caso contrario. L’effetto di ogni singola pastiglia si riduce fino a scemare nel giro di 24-30 ore, dopo di che gli ormoni vengono smaltiti dal fegato. Questo spiega la necessità di assumere il farmaco quotidianamente e di correre ai ripari, come vedremo tra poco, in caso di dimenticanza.

Come fare un uso corretto della pillola

Un uso corretto della pillola anticoncezionale prevede l’assunzione di una sola compressa, una volta al giorno, ad orario fisso, mentre è irrilevante la collocazione nell’arco della giornata. Stabilire un’ora precisa in cui prenderla, fa sì che gli ormoni contenuti nel prodotto esplichino la loro efficacia in modo continuativo e con il tempo renderà anche più difficile una dimenticanza. La somministrazione può iniziare in qualunque momento del ciclo (ma è preferibile aspettare il primo giorno delle mestruazioni, così da ottenere un’immediata protezione dal concepimento) e deve essere continuata per tutto il tempo previsto dalla formulazione del farmaco. I contraccettivi orali in commercio, in genere tarati su un ciclo di 28 giorni, hanno diverse configurazioni e possono prevedere un’assunzione continuativa, con la presenza nella confezione di alcune pillole placebo, o una sospensione vera e propria, durante la quale si produce un sanguinamento simile al ciclo mestruale naturale.

In caso di dimenticanza

La dimenticanza di una sola compressa può essere importante e causare la caduta di tutte le barriere opposte al concepimento. Per evitare ogni rischio e garantire la già citata regolarità oraria, può essere utile ricorrere ad un’app per lo smartphone dedicata alla fertilità e al ciclo e in commercio ne esistono di molto utili ed efficaci. Se, nonostante tutte le accortezze, si salta una compressa, il rimedio è diverso a seconda che ciò accada nella prima settimana o successivamente. Se si scorda una delle prime 7 pillole, è importante riuscire ad assumerla il prima possibile, entro le 12 ore successive e in ogni caso è consigliabile utilizzare una protezione aggiuntiva (il preservativo) durante i rapporti nei giorni successivi. Se invece ad essere scordata è una pastiglia posizionata nella parte centrale del blister (dall’ottavo giorno) deve essere assunta appena possibile, anche se questo significa assumerne due durante la stessa giornata, ma la protezione non dovrebbe risultarne diminuita. Istruzioni precise sono sempre riportate sulla confezione e, in caso di dubbi, è comunque consigliabile rivolgersi al medico.

Spostare l’arrivo del ciclo

Quella di utilizzare la pillola anticoncezionale per spostare l’arrivo delle mestruazioni è una pratica molto diffusa, non vietata, ma non consigliata. Può comunque essere fatto occasionalmente, in previsione di eventi particolari o delle vacanze, non interrompendo l’assunzione (nel caso di formulazione 24+4, non prendendo le compresse placebo) e passando direttamente ad un nuovo blister. Nei mesi successivi potranno aversi dei fastidi, primo tra tutti delle perdite di sangue molto simili a quelle mestruali e simili, purtroppo, anche a quelle che si verificano in occasione dell’impianto del feto nell’utero. Il rischio quindi è quello di non avvedersi di una gravidanza.

Efficacia

L’efficacia della pillola è molto elevata, ma non assoluta e l’8% delle donne che la assumono, si trovano nonostante tutto ad affrontare una gravidanza indesiderata. La protezione può essere diminuita da un uso non corretto, dall’assunzione di alcuni farmaci in concomitanza o da problematiche gastrointestinali che limitano l’assorbimento dei principi attivi contenuti nelle pastiglie. Un ulteriore elemento rilevante è il rapporto tra l’età anagrafica e la concentrazione ormonale assunta mediante la pillola: nelle più giovani sarà necessaria una quantità più elevata di principio attivo ed è per questo motivo che, nel corso della vita fertile, il ginecologo dovrebbe via via cambiare il farmaco, adattandolo alle esigenze sopravvenute. A fronte di uno o più elementi che possano far pensare comunque ad una gravidanza in atto, è bene effettuare subito un test diagnostico casalingo e se questo risulta positivo, sospendere l’assunzione del contraccettivo e contattare un medico.